Strangozzi al tartufo
Una ricetta facile e gustosa da provare

Santa Maria degli Ancillotti

Gli strangozzi sono un primo piatto tra i più conosciuti e rappresentativi dell’Umbria. Nati dalle tavole contadine, semplici negli ingredienti (farina ed acqua) erano fondamentali nelle diete povere. La loro forma allungata ricorda le stringhe delle scarpe, forse il nome deriva da questo. L’Umbria fu per secoli sotto il controllo dello stato pontificio, non senza malumori da parte della popolazione; nella regione ci furono dei moti rivoluzionari, soprattutto dopo la decisione di imporre delle tasse sul sale. I moti portarono all’uccisione di alcuni preti, tramite strangolamento con le stringhe delle scarpe, da qui il gioco di parole tra strangolamento e gozzo fu immediato.

La ricetta degli strangozzi al tartufo:


Questa pasta si può condire in modalità e a seconda delle aree geografiche del territorio umbro, viene condita in modo diverso.
Noi vedremo la ricetta degli strangozzi al tartufo, è forse l’abbinamento classico, di solito si utilizza il tartufo di Norcia.

Preparazione degli strangozzi:


Per preparare gli strangozzi avremo bisogno di 400gr. di farina, formata la fontana, si aggiunge dell’acqua (l’impasto deve essere consistente) con un pizzico di sale. La pasta deve essere lavorata bene, ci vorranno almeno 10 minuti, va lavorata con le mani senza utilizzare nessun macchinario. Una volta che la pasta sarà consistente e avrà preso la forma del classico panetto, va fatta riposare almeno mezzora. Adesso si potrà usare il mattarello leggermente infarinato, la sfoglia non dovrà essere molto sottile. Quindi si taglieranno delle strisce di pasta non troppo strette, che dovranno riposare sulla spianatoia infarinata per circa 1 ora.
Per la ricetta degli strangozzi al tartufo ( 4 persone) avremo bisogno di 500gr, di strangozzi ( se non vogliamo farli in casa), 200gr di tartufo nero, olio extra vergine di oliva q.b. 1 spicchio di aglio, peperoncino q.b.
Mettiamo la pentola sul fuoco, mentre l’acqua comincia a scaldarsi, il tartufo deve essere ben pulito e grattugiato. In una bella padella grande mettiamo l’olio con lo spicchio di aglio, facciamo rosolare, quando l’aglio avrà preso colore, togliamolo aggiungendo a questo punto il tartufo lavorato precedentemente e saliamo. Gli strangozzi vanno scolati leggermente al dente,( ci conviene controllare bene la loro cottura più volte) e buttati nella padella, amalgamandoli con il condimento che sarà assorbito bene dalla pasta grezza e porosa.

Il tartufo da utilizzare per gli strangozzi:


Tutte le varietà di tartufo nero vanno bene per questa ricetta, il tartufo dovrà essere fresco, integro, l’odore intenso, ben definito, compatto al tatto. Il tartufo nero si conserva abbastanza, ma con il tempo tende a perdere le sue caratteristiche organolettiche, quindi meglio utilizzarlo subito. Per conservarlo in frigo ( una settimana) dobbiamo utilizzare un contenitore ermetico, avvolto nella carta assorbente, da cambiare ogni giorno.

Vuoi Informazioni per un soggiorno?
Contattaci adesso
+390758039764 WhatsApp
oppure inviaci la tua richiesta
compilando il modulo.
info@santamariadegliancillotti.com