Immagina di muoverti lentamente, immerso nel silenzio di un uliveto, circondato dal profumo della terra e dal fruscio leggero delle foglie; il sole filtra tra i rami e accompagna ogni gesto.
È qui e così che il Qi Gong, antica pratica cinese fatta di movimenti lenti e respirazione consapevole, trova un luogo perfetto per esprimersi: in natura, tra gli ulivi, dove il tempo sembra rallentare da sé.
Cos’è il Qi Gong?
Il Qi Gong – si pronuncia “ci gong” – è una pratica che unisce corpo, respiro e mente. Si basa su movimenti dolci, quasi danzati, spesso ripetuti più volte, con l’intento di favorire il libero fluire dell’energia vitale, chiamata Qi. Non è ginnastica, non è meditazione nel senso classico, ma una via di mezzo tra entrambe. È adatta a tutti e non ha controindicazioni: si può praticare a qualsiasi età, anche senza esperienza.
Perché farlo all’aperto, tra gli ulivi?
Gli alberi di ulivo trasmettono calma. La loro forma, il loro ritmo lento di crescita, il paesaggio che disegnano: tutto invita alla quiete. Praticare Qi Gong in un uliveto permette di sentire un contatto diretto con la natura e di risintonizzarsi con un tempo più naturale. Non servono strumenti, solo abiti comodi e il desiderio di rallentare. L’ambiente aiuta spontaneamente a concentrarsi sul respiro, a sciogliere le tensioni, a ritrovare equilibrio.
Una breve sequenza tra gli alberi
Ecco una semplice routine di Qi Gong, pensata per essere svolta all’aperto, anche da chi è alla prima esperienza. Bastano 15-20 minuti e un luogo tranquillo tra gli ulivi – o comunque in natura.
1. Radicamento – 2 minuti
Stai in piedi, gambe leggermente divaricate, piedi ben appoggiati a terra. Immagina di “piantarti” nel suolo come un albero. Respira lentamente. Senti il peso del corpo scendere verso i piedi.
2. Sollevare il cielo – 3 minuti
Con le mani davanti al corpo, i palmi uno di fronte all’altro, fai salire lentamente le braccia, come se sollevassi una sfera di luce. Inspira salendo, espira scendendo. Ripeti 8-10 volte. Questo movimento aiuta ad aprire il torace e a sciogliere la schiena.
3. Aprire il cuore – 3 minuti
Con le braccia all’altezza del petto, apri lentamente verso l’esterno inspirando, poi richiudi dolcemente espirando. È un gesto ampio, fluido, come un abbraccio. Porta leggerezza e calma interiore.
4. Il volo della gru – 4 minuti
Porta il peso su una gamba e solleva lentamente l’altra, anche solo pochi centimetri, allargando le braccia come ali. Alterna le gambe. È un esercizio di equilibrio che migliora la concentrazione e la stabilità.
5. Onde che si muovono – 4 minuti
Con le braccia rilassate, crea movimenti ondulatori, come se stessi assecondando l’andamento dell’acqua o del vento tra gli alberi. Segui il tuo respiro. Questo aiuta a sciogliere le tensioni muscolari e mentali.
6. Chiusura e raccoglimento – 3 minuti
Porta le mani sull’addome, occhi chiusi. Respira profondamente. Visualizza l’energia che hai risvegliato mentre si raccoglie nel centro del tuo corpo. Resta in ascolto per qualche istante.
Un gesto di cura verso sé stessi
Praticare Qi Gong tra gli ulivi non è solo un esercizio: è un gesto di cura. È un modo per regalarsi tempo, per ascoltare il corpo senza giudicarlo, per accogliere il respiro e lasciarlo fluire. E non conta farlo “bene”, ma farlo con presenza. Infatti, più che una tecnica, è un’esperienza.
Anche una sola volta a settimana può aiutare a migliorare la flessibilità, la qualità del respiro e il tono dell’umore. E nel tempo, insegna qualcosa di prezioso: che rallentare non è tempo perso, ma tempo ritrovato.