Lo zafferano
come si coltiva e di cosa ha bisogno

Santa Maria degli Ancillotti

Lo zafferano è una piantina che veniva coltivata in Spagna, nel 1200 un padre Domenicano, riuscì clandestinamente a trasportare e a far uscire dalla Spagna, con il pericolo della propria vita, dei bulbi (cormi) di zafferano.

Le leggi spagnole impedivano esportazione dei bulbi, le condanne prevedevano addirittura la morte. Il padre Domenicano che aveva studiato con attenzione la pianta in Spagna, provò a piantarla in Italia e precisamente presso l’Aquila, ( a Navelli) la piantina non solo attecchì con facilità aiutata dal clima abruzzese, ma per qualità superò quella spagnola.

Lo zafferano rapidamente si espanse in tutto il territorio aquilano. Questa spezia è molto ricercata ma si può tranquillamente coltivare nel proprio orto, il clima del nostro paese è perfetto per il bulbo del crocus sativus.

Le caratteristiche della pianta dello zafferano:


La piantina dello zafferano è sterile, non produce semi, l’unico modo per produrla è la moltiplicazione dei bulbi.

Il fiore serve solo per produrre la spezia; i bulbi durante l’estate sono in riposo vegetativo, a settembre cominciano a nascere i getti ( spate) emergendo dal terreno. Dai getti escono le foglie molto filiformi che vegetano durante l’inverno, dai getti escono anche i fiori di un colore viola, dai loro stimmi essiccati, (tre fili rossi) si produce la polverina, tanto ricercata. In primavera inoltrata lo zafferano moltiplica i suoi cormi e si secca.

Il costo di questa spezia dipende dai tempi di produzione e lavorazione, se vogliamo produrne un po' per uso domestico 200/300 bulbi possono bastare.


Clima e territorio per la crescita dello zafferano:


Come già detto il nostro clima favorisce la coltivazione dello zafferano, è una pianta molto resistente, ha bisogno di molta luce, quindi l’esposizione del terreno è importantissima. Il terreno deve essere drenante, come tutti i bulbi il ristagno dell’acqua è pericoloso, il bulbo si potrebbe ammalare molto facilmente. Un terreno ben lavorato e in leggera pendenza per far scorrere l’acqua piovana è perfetto.
Se vogliamo acquistare dei bulbi per provare, dobbiamo sapere che sono abbastanza costosi, anche perché se vogliamo avere un raccolto già dal primo anno, devono già essere abbastanza grandi.

Poi si moltiplicheranno, il bulbo ha una durata annuale, quindi deve essere piantato altrimenti non sarà più utilizzabile.

Lo zafferano può essere coltivato annualmente, quindi una volta raccolti i fiori si tolgono i bulbi dal terreno e si reimpiantano in un altro. Oppure i bulbi possono rimanere nello stesso terreno per due/tre anni. Questo metodo chiaramente è meno faticoso rispetto al primo nel quale ogni anno il terreno deve essere smosso per prendere i bulbi, ma necessita di una maggiore attenzione alle erbe infestanti e alle malattie fungine.
Lo zafferano va impiantato ad agosto/ inizio settembre, prima della fine dell’estate perché i bulbi cominciano ad emettere le spate, iniziando la fase vegetativa.

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