Il Duomo di Orvieto
Storia, arte e spiritualità

Santa Maria degli Ancillotti

Il Duomo di Orvieto è, sicuramente, uno dei monumenti più belli e affascinanti dell’Umbria e dell’Italia intera.
Si tratta di una basilica cattedrale dedicata a Santa Maria Assunta: è un capolavoro dell'architettura gotica dell'Italia centrale e chiesa madre della diocesi di Orvieto-Todi.
Scopriamone insieme la sua storia e le opere d'arte che racchiude.


La storia
La costruzione del Duomo iniziò nel 1290 per volere di papa Niccolò IV, che intendeva creare una grande cattedrale per la città in sostituzione delle due chiese preesistenti sulla piazza. Il progetto originario era in stile romanico, ma fu presto modificato in gotico da vari artisti che si succedettero nel corso dei secoli. Il principale fu Lorenzo Maitani, che dal 1310 al 1330 ampliò l'abside e il transetto e disegnò la facciata come appare ancora oggi. I lavori proseguirono fino al 1591, quando Ippolito Scalza completò le guglie laterali della facciata.


La facciata
La facciata del Duomo di Orvieto è una delle più belle e ricche d'Italia, decorata con mosaici, statue, bassorilievi e rosoni. La parte inferiore è divisa in quattro pilastri che racchiudono tre portali gotici con archi a sesto acuto e lunette affrescate. La parte superiore è divisa in tre settori da quattro contrafforti che terminano con le guglie. Il settore centrale presenta un grande rosone circolare con vetrate colorate, mentre i settori laterali presentano due rosoni più piccoli con quadrilobi.
Tra i rosoni si trovano quattro mosaici raffiguranti scene della vita di Maria – l'Annunciazione, la Natività, l'Assunzione – e il Giudizio Universale.
Sulla sommità della facciata si erge una statua di bronzo dorato della Madonna con il Bambino, opera di Francesco Mochi.


L’interno
L'interno del Duomo ha una pianta a croce latina con tre navate divise da pilastri ottagonali e coperte da volte a crociera. Le pareti sono rivestite di marmi policromi e affreschi di vari artisti, tra cui Ugolino di Prete Ilario, Gentile da Fabriano e Benozzo Gozzoli. Tra le opere più famose si trovano la Cappella di San Brizio, affrescata dal Beato Angelico e da Luca Signorelli con scene dell'Apocalisse e del Giudizio Universale; la Cappella del Corporale, che custodisce la reliquia del Sacro Lino del miracolo di Bolsena; il presbiterio, con il coro ligneo intagliato da Antonio da Mercatello e il baldacchino marmoreo di Ippolito Scalza; il transetto destro, con la Cappella del Santissimo Sacramento e il monumento funebre del cardinale De Braye di Arnolfo di Cambio; il transetto sinistro, con la Cappella Nuova e il monumento funebre del cardinale Solimena di Andrea Sansovino.


La cripta e i sotterranei
C’è anche una parte di Duomo nascosta alla vista, costituita da una cripta e dai sotterranei.
La prima è situata in un'ala alla sinistra del Duomo; fu realizzata intorno al 1335 e rappresenta una testimonianza storica straordinaria. Al suo interno, infatti, gli affreschi risalgono al periodo compreso tra il 1300 e il 1400 e offrono uno sguardo prezioso sulla ricca storia artistica del luogo. Ma questo non è il solo tesoro presente al suo interno: la cripta ha anche una profonda importanza spirituale e religiosa: qui riposano i Vescovi che hanno segnato la storia di Orvieto, i cui nomi sono incisi nelle pietre del pavimento d’ingresso.

L’accesso ai sotterranei, invece, è situato sul lato destro della cattedrale. Da qui parte un tunnel in cui sono conservati reperti e antichi oggetti utilizzati durante la costruzione del Duomo, da visitare per avere uno sguardo diretto su quello che è stato il lungo processo di creazione di questa solenne struttura architettonica.

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