Centro recupero animali selvatici
A Formichella nel cuore dell’Italia

Santa Maria degli Ancillotti

Proprio al centro dell’Italia, al suo cuore, nella verde Umbria, a pochissimi chilometri da Orvieto, ad un’altitudine di quasi 700 metri slm sul Monte Peglia, troviamo un luogo speciale, Formichella, un’area demaniale di circa 125 ettari gestita dai Carabinieri Forestali e adibita a centro di recupero per animali selvatici.

Questo versante meridionale del Monte Peglia comprende complessi collinari ricoperti da boschi, dove si trovano, perlopiù, cerri, lecci e castagni. È fra questi boschi che si trova il “Centro di Recupero Fauna Selvatica Formichella”.

Un’area dedicata al recupero degli animali


Questa non è l’unica area demaniale in Italia che viene dedicata a questa attività, ma è la più grande e ad oggi ospita centinaia di esemplari – gli altri centri di recupero si trovano a Vincheto di Celards – Belluno, a Pescara, a Monte di Mezzo – Isernia – e a Castelvolturno – Caserta.

Il Centro di Recupero Fauna Selvatica Formichella


È un’area attrezzata dove vengono ospitati gli animali che appartengono alle categorie protette dalla Convenzione di Washington, ovvero la Convenzione sul commercio internazionale delle specie minacciate di estinzione – CITES – che è una delle misure volte a tutelare le specie animali e vegetali a rischio di estinzione, attraverso la regolamentazione del commercio, dell’esportazione e della detenzione.

Quanti animali sono custoditi nell’area?


Attualmente si trovano a Formichella più di 400 animali. Alcuni di loro sono in attesa di libertà – laddove possibile gli animali recuperati vengono reinseriti nel loro habitat naturale – mentre altri sono diventati stanziali perché feriti in modo irrecuperabile o perché il loro ritorno in natura, per vari motivi, non è possibile.

Il Centro di Recupero Fauna Selvatica Formichella è aperto ai visitatori ed è organizzato per offrire attività didattiche mirate. A Formichella si possono vedere da vicino innumerevoli specie animali: falchi, aquile, poiane, allocchi, gufi, barbagianni, nibbi, civette, cigni, pappagalli, daini, caprioli, mufloni, cinghiali, istrici, volpi, tartarughe, fagiani, lepri e persino lupi.

A Formichella trovano ugualmente spazio sia le specie autoctone che quelle esotiche. Sono, infatti, molti gli esemplari confiscati per detenzione illecita. Fra questi, i simpatici orsetti lavatori, che spesso vengono portati illegalmente nel nostro Paese.

Il recupero degli animali


Gli animali accolti nella struttura vengono curati e riabilitati. Quando è possibile, vengono reintegrati nel loro habitat naturale. Ma ce ne sono altri che non possono avere questa fortuna, poiché nati e cresciuti in cattività e che, purtroppo, sarebbero incapaci di vivere liberi in natura. La loro vita continua, dunque, all’interno del parco che li ospita e li coinvolge nelle attività di educazione ambientale mirate alla sensibilizzazione sulla salvaguardia e il rispetto dell’ambiente.

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