Camminare nei boschi
Quali sono gli effetti positivi principali

Santa Maria degli Ancillotti

Le passeggiate nei boschi fanno bene alla salute, è ormai risaputo. Diversi studi scientifici dimostrano che camminare all’aria aperta, immersi nel verde, porta immensi benefici ed effetti positivi sia a livello fisico che a livello emotivo.

Camminare nei boschi, ovvero fare “forest bathing” – come dire fare un bagno nella foresta – ha per noi un effetto rigenerante, per ben dieci motivi.

Perché fa bene camminare all'aria aperta?


1. L’aria del bosco è pulita e fa bene all’apparato respiratorio, soprattutto per chi vive in città ed è costretto tutti i giorni a respirare un’aria contaminata da tanti agenti inquinanti.

2. Passeggiare nel bosco rafforza il sistema immunitario grazie all’alta percentuale di terpeni presenti nell’aria. Questa sostanza viene prodotta dalle piante allo scopo di difendersi dai parassiti e, stando agli studi, è in grado di stimolare l’attività delle cellule immunitarie dell’essere umano.

3. Camminare nel bosco stimola il metabolismo come qualsiasi altra attività fisica, ma lo fa più efficacemente grazie all’elevata percentuale di ossigeno nell’aria.

4. Il silenzio del bosco fa bene soprattutto a chi è sottoposto quotidianamente ai rumori tipici del traffico e della città. Anche se nel bosco non regna il silenzio totale, i suoni presenti – il vento fra le fronde, il canto degli uccelli – hanno un forte potere rilassante e calmante.

5. Il bosco riposa la vista: questo vale per tutti noi, che siamo ormai abituati, per non dire dipendenti, all’uso di dispositivi elettronici – smartphone, tablet, PC, oltre che la solita TV. La visione di un ambiente naturale, con una luce naturale, con colori e forme vari e a differenti distanze, riporta la vista ad una sua dimensione e funzione fisiologica. È quasi una sorta di allenamento benefico per i nostri occhi stanchi e stressati.

6. Nel bosco migliora l’attenzione. Possiamo ricollegarci a quanto abbiamo detto nei due punti precedenti: la quotidianità ci sottopone a continui stimoli sensoriali di ogni tipo, sovraesponendoci, con il risultato che la nostra attenzione tende inevitabilmente a calare.
Un ambiente quieto come quello del bosco non stressa i nostri sensi, la diminuzione di stimoli fa riposare il cervello e tutto ciò ci permette di mantenere viva l’attenzione e la concentrazione.


7. Camminare nel bosco riduce i livelli di cortisolo, l’ormone dello stress, mentre favorisce la produzione di endorfine e serotonina, l’ormone della felicità.

8. Nel bosco cambia la percezione del dolore: sembra impossibile, ma alcuni studi hanno dimostrato che i soggetti che hanno problematiche di dolore fisico ne percepiscono molto di meno quando si trovano immersi in un ambiente verde, come il bosco. Questo perché accade quello che abbiamo descritto al punto 7: diminuendo il cortisolo, diminuiscono anche le tensioni fisiche e lo stress e, quindi, anche la percezione dell’intensità del dolore.

9. Camminare nel bosco fa bene al cuore: gli studi dimostrano che a contatto con il bosco la pressione sanguigna diminuisce e la frequenza cardiaca rallenta.

10. Camminando nel bosco conosci te stesso: la quiete, il silenzio, la purezza del bosco sono d’ispirazione per un percorso mentale ed emotivo alla scoperta di sé, visto che nel troppo rumore e nello stress quotidiano non c’è né tempo né modo per dedicarsi alla propria interiorità.

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